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Sostituire il Gas del condizionatore: ecco la guida di Climatek

sostituire gas condizionatore pesaro
La sostituzione periodica del gas interno permette al condizionatore di sfruttare al massimo le proprie potenzialità e garantisce, a chi lo utilizza, un’esperienza d’uso eccezionale. Il cambio del Freon, gas nobile deputato all’adeguato funzionamento del climatizzatore, non appare di difficile esecuzione ma occorre, da parte vostra, un minimo di esperienza e di senso pratico per eseguire l’operazione nel migliore dei modi. Gli esperti dell’azienda Climatek, da anni impegnata nello sviluppo e nella progettazione di dispositivi di refrigerazione di ultima generazione, hanno messo a disposizione una guida pratica e intuitiva che vi permette di caricare il gas in pochi e semplici passaggi.

L’occorrente

Ciò che vi occorre per eliminare il gas vecchio dal condizionatore prima di caricarne del nuovo, è sicuramente un materiale refrigerante di alta qualità e conforme alla normativa europea, un manometro e alcune guarnizioni di ricambio, in modo tale da garantire agli elementi integrati all’interno del motore centrale una chiusura di sicurezza perfetta dal punto di vista ermetico.

Consultare il manuale di utilizzo

Prima di dare inizio alle operazioni di sostituzione del gas è bene che consultiate il manuale di utilizzo del climatizzatore, accertandovi di ogni singolo requisito indispensabile per il corretto funzionamento del motore centrale. I gas da prendere in considerazione e da selezionare in base alle caratteristiche tecniche dell’elettrodomestico sono quelli contrassegnati dalle sigle R407 C; R410 A, R134A, R404 A e R407 C. Fate attenzione ad introdurre all’interno dei circuiti la giusta quantità di gas necessaria, indicata nella maggior parte dei casi, all’interno del libretto di uso e manutenzione del dispositivo.

L’importanza di una pulizia accurata

Al fine di salvaguardare la salute dell’elettrodomestico è bene che puliate a fondo tutti gli elementi che costituiscono l’unità centrale dello stesso, quali ad esempio guarnizioni, plastiche, linee frigorifero, filtri e altri elementi che si rendono responsabili del processo di refrigerazione dell’ambiente. Le operazioni di pulizia sono indispensabili prima di cominciare ad eliminare il gas vecchio dalle tubature per inserire quello di ultima uscita. Abbiate cura, quindi, di realizzare uno specifico vuoto tramite l’utilizzo degli attrezzi a vostra disposizione, tra i quali il manometro, una pinza e le bombolette contenenti materiale refrigerante. Per compiere il vuoto nel modo adeguato è indispensabile azionare per pochi minuti un’apposita pompa, in modo tale da modificare la pressione fino a renderla equivalente a un bar, parametro espresso sul manometro che avete a portata di mano. Una volta che la pompa da vuoto si spegne, non resta fare altro che attendere circa un quarto d’ora, approfittando del tempo trascorso per verificare che la pressione sia inalterata. Nel caso in cui si verifichi un innalzamento di quest’ultima, con conseguente ingresso d’aria, allentate ogni giunzione, così da consentire la regolarizzazione della pressione secondo i canoni consigliati dal costruttore.

Il caricamento del gas di refrigerazione

Una volta selezionata con cura la qualità del gas da introdurre nei circuiti, potete procedere con il caricamento. Ricordate che l’operazione va compiuta solo ed esclusivamente lavorando sull’unità esterna. Effettuato il vuoto, dunque, potete aprire le valvole poste a ridosso del motore centrale. Dopodiché inserite la quantità esatta di gas indicata sul libretto di istruzione e abbiate cura di chiudere bene le valvole, in modo da non sprecare inutili quantità di gas e il gioco è fatto.

Le conferenze sul clima e i nuovi gas utilizzati per la sostituzione

Alla luce di quanto scaturito dalle ultime conferenze sul clima e sull’inquinamento ambientale, gli esperti consigliano l’utilizzo di gas che rispettino l’ambiente ed emettano una quantità ridotta di sostanze deleterie per l’ecosistema. All’R22 utilizzato in passato, è infatti subentrato l’uso di due differenti gas denominati R407C e 410°, responsabili non solo di un maggiore rispetto dell’ambiente, ma anche di un’ottimizzazione dei parametri relativi al risparmio energetico riscontrabile fin dalle prime accensioni del motore.
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