Lo scaldabagno a gas è un dispositivo assai comune in molte case e appartamenti di città. Altro non è infatti che una piccola caldaia domestica (di solito installata in bagno, da qui il nome) che permette di avere acqua calda a temperatura costante per tutto l’anno. La scelta di installare uno scaldabagno a gas piuttosto che elettrico è dettata da una serie di ragioni che coinvolgono principalmente il risparmio energetico e la salvaguardia ambientale. In questo articolo cercheremo di approfondire la differenza tra queste due tipologie di caldaia mettendo in evidenza i vantaggi e gli svantaggi derivanti dal loro utilizzo.
Scaldabagno a gas o elettrico?
Sino a non molti anni fa lo scaldabagno elettrico era presente in moltissime case italiane e rappresentava un vero e proprio salasso per le famiglie. Infatti per la fornitura continua di acqua calda questo dispositivo era “costretto” a rimanere acceso per tutto il giorno con conseguente consumo esorbitante di energia elettrica. Oggigiorno esistono scaldabagni elettrici di ultima generazione che consentono di attivare la caldaia solo quando si presenta un effettivo bisogno. Un funzionamento, a dir la verità, molto simile a quello dello scaldabagno a gas che offre certamente più garanzie in termini di risparmio economico.
I vantaggi dello scaldabagno a gas
Lo scaldabagno a gas infatti si “attiva” solo nel momento in cui si apre il ribinetto di acqua calda o quando, una voltra collegato a un termostato e all’impianto di riscaldamento, il livello di temperatura dell’ambiente si abbassa al di sotto di una certa soglia. Dunque è evidente che questo dispositivo è nettamente più efficiente rispetto al corrispettivo elettrico in quanto entra in funzione solo al momento del bisogno. In questo modo, inoltre, è possibile di usufruire di acqua calda senza soluzione di continuità. Infine, al contrario di quel che comunemente si pensa, gli attuali