Installando un sistemo di riscaldamento a bioetanolo potrete rendere gli ambienti di casa più accoglienti senza dover sostituire gli impianti di climatizzazione “primari”.
I camini a bioetanolo, anche detti biocamini, si possono installare in praticamente qualunque stanza della casa senza interventi di muratura complessi, il loro costo è contenuto ed il combustibile impiegato ha un prezzo assolutamente accessibile.
Oltre alle loro caratteristiche tecniche, i camini a bioetanolo hanno un fascino unico, la cui estetica si inserisce perfettamente sia in ambienti moderni che in ambienti classici.
Riscaldamento a bioetanolo, vediamo come funziona
I camini a bioetanolo impiegano alcool etilico denaturato che viene ottenuto dalla fermentazione di biomasse. Il sistema con il quale il bioetanolo genera calore è molto semplice:
All’interno del camino abbiamo un bruciatore nel quale è contenuto il serbatoio di bioetanolo. Una volta azionato il meccanismo, il bruciatore si riempirà di bioetanolo, dando vita alla combustione. Questo processo genera solamente vapore acqueo e CO2, motivo per il quale il “camino” non necessità di canna fumaria.
I biocamini di ultima generazione integrano sistemi di domotica che ne permettono l’accensione e l’aumento o la diminuzione di potenza direttamente da Smartphone.
Quanto costa un biocamino, e quanto consuma?
Poiché non richiede particolari interventi di muratura, la posa di questi camini ha costi irrisori, mentre il prezzo degli impianti in se, normalmente, va da qualche centinaio di euro fino 1.000 e 2.000 euro per i modelli dal design più ricercato.
Buone notizie anche per quanto riguarda i consumi. Questi impianti impiegano una quantità molto limitata di combustibile, che va da 0,2 litri all’ora per i modelli di piccole dimensioni, fino ad 1 litro all’ora per gli impianti più grandi.
In città caratterizzate da un clima temperato come Pesaro e Rimini, i sistemi di riscaldamento alternativi come i camini a bioetanolo non sono essenziali per garantire il comfort domestico durante il picco invernale, ma rimangono degli splendidi elementi di arredo. Durante i cambi di stagione, invece, si possono utilizzare al posto dei termosifoni per riscaldare le stanze più importanti della casa.
I camini a bioetanolo sono pericolosi?
Questi impianti non rilasciano sostanze tossiche, ma l’ossigeno impiegato nella combustione viene convertito in CO2 e, con il tempo, questo potrebbe rendere l’area della stanza “viziata” e pesante. Per questo motivo vi consigliamo di cambiare l’aria in casa ad intervalli regolari.
Un biocamino può sostituire un impianto di riscaldamento tradizionale?
Ovviamente no. Il calore generato da questi impianti non è paragonabile a quello di un impianto di climatizzatore e, cosa ancora più importante, questi dispositivi non possono incanalare il calore per riscaldare altre stanze. Il camino a bioetanolo è un sistema di riscaldamento efficiente e incantevole, ma non è pensabile utilizzarlo per riscaldare più di una stanza.
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